martedì 24 agosto 2010

Aspettando la ormai imminente variante al Regolamento Urbanistico

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Il Progetto del nuovo Grand'Hotel Rimigliano e del Lido di Rimigliano
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clikka sopra l'immagine per vedere i particolari

Nelle anticipazioni sul Regolamento fatte in questi giorni, il  progettista arch: Giommoni ha confermato la localizzazione del Grand'Hotel accanto all'edificio colonico del podere Contessa Lea, esattamente come era stato qui preannunciato fin dal febbraio 2008, sulla base di attendibile documentazione progettuale reperita in quei giorni.
Il sottopasso della Principessa (stradale! non solo pedonale!) per i bus-navetta e le lussuose attrezzature balneari saranno probabilmente escluse dalla Variante che sarà presentata il prossimo 7 settembre e di seguito adottata, ma formeranno l'oggetto di una successiva mini-variante da adottare per gradi quando l'albergo sarà vicino ad essere completato.
Alla fine di tutto l'iter, della NOSTRA spiaggia di Rimigliano e del NOSTRO parco naturale costiero di Rimigliano a mare che ci appartenevano per diritto naturale da migliaia di anni, resteranno solo gli avanzi rosicchiati che i nuovi proprietari si degneranno di lasciarci, tenendoci a debita distanza dai loro esclusivi (e prestigiosi)  Country & Beach Resort.sul mare.
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Mentre il Consiglio di Stato deve ancora pronunziarsi sul ricorso straordinario al presidente della repubblica, pendente contro la variante al Piano Strutturale per Rimigliano, sta per essere disvelata la variante al Regolmento Urbanistico che dovrà dare attuazione a quanto previsto dalla suddetta variante al Piano Strutturale approvata, con difficoltosissimo parto, ormai due anni fa.
Siamo tutti in attesa di vedere se questo Regolamento sarà coerente con le belle intenzioni (almeno nei confronti di Rimigliano a mare), enunziate dal progettista nella relazione generale del Piano Strutturale, approvate dal consiglio comunale e ribadite dal sindaco Biagi nella sua campagna elettorale.
Ci si chiede: cosa avranno avuto da ponsarci tanto in questi due anni ? Mah ! vedremo.
Le anticipazioni contraddittorie uscite negli ultimi giorni lasciano parecchi dubbi in merito.
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Qualche anima bella, quando sente un politico parlare di "adeguamento", "attrezzatura", "arricchimento" di Rimigliano, si lascia scappare: ma Rimigliano a mare è grandissimo; cosa vuoi che possa sciupare, un barettino, qualche piccola rimessa di ombrelloni, un paio di piccoli ristoranti, qualche percorso verso il mare allargato e lastricato, un po' di lampioni, una diecina di gabinetti, e così via.
A parte il fatto che queste richieste non vengono dai cittadini, ma solo dai politici (dei due principali schieramenti), a nome di un costruttore e di un operatore turistico,
coloro che minimizzano la dannosità di questi (piccoli ..?) interventi, purtroppo non riflettono e non considerano che ogni intervento di pseudo ammodernamento, di taglio del bosco, di inutile attrezzatura costituisce un progressivo scivolamento verso un collaudato punto di non ritorno.
La gente infatti si accorge delle cose solo quando sono già successe. A quel punto si rende conto che ormai c'è poco da fare, che è troppo tardi, e allora si rassegna, magari imprecando contro i politici.
L'astuzia dei politici di fronte a progetti improponibili è quella di negare qualsiasi intenzione dannosa, giurare che preserveranno il luogo come fosse un tesoro, e nello stesso momento cominciare con una serie di piccoli interventi diluiti lungo qualche anno fino a compromettere lentamente ma costantemente quelle caratteristiche naturali che rendevano il luogo unico.
Una volta che il luogo è stato ormai compromesso e banalizzato, allora diventa possibile fare di tutto, tanto ormai.......
La tecnica è collaudata e infallibile. (1)
O si riesce a bloccare tutto, ma proprio tutto, sul nascere, oppure la battaglia è perduta, senza rimedio.
E' triste , ma è così.
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(1) Ricordate come hanno fatto con la bellissima e intatta porzione nord del Parco di Rimigliano (dal Botro ai Marmi a Riva degli Etruschi)?
Hanno cominciato con piccoli interventi per agevolare il passaggio verso la spiaggia dei vacanzieri del potente e ossequiato Garden Club. Poi nel corso di dieci anni piano piano, sono arrivati:  la concessione della spiaggia, di seguito qualche piccola baracchetta per il ristoro, poi il ghiaino sui sentieri, poi il tiro con l'arco, i gelati, le stecconate, i cancelli, i marciapiedi sulla spiaggia, lo sbancamento della duna, l'allargamento delle strade per i camion degli ombrelloni, l'ampliamento degli immobili. le soprelevazione, il taglio degli alberi, i cartelli, i lampioni, gli altoparlanti. Tutto piano piano, anno dopo anno. Dopo pochi anni l'ex parco naturale che aveva resistito intatto per migliaia di anni, era ridotto a un tale schifo che nessuno faceva più caso a niente, neppure agli ultimi edifici realizzati in stile tirolese ed al fatto che il Comune, nel 2006, zitto, zitto, aveva levato da questo terreno il retino che lo definiva facente parte del Parco Naturale di Rimigliano. Tanto, ormai...., cosa vuoi tutelare: i cartelli dei gelati Algida?
E il bello è che molti clienti del Garden, con il loro bravo braccialettino di plastica al polso come tanti polli di batteria, hanno il coraggio di dire: "certo che i primi anni era un po' più scomodo venire al mare, ma il bosco era una vera meraviglia, uno spettacolo che rinfrancava l'anima. Ora pare un'imitazione di Cesenatico".
Speriamo non scoprano che Cesenatico è più organizzato e costa assai meno.
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ULTIM'ORA
Intervista di P. Bientinesi all'arch: Giommoni (La Nazione 29.8.2010)
... E, con il naturale incremento morfologico, la spiaggia e il parco a mare di Rimigliano subirà dei naturali cambiamenti?
«Non sono previste modifiche agli assetti esistenti, — afferma Giommoni — pertanto la spiaggia rimarrà come lo stato attuale, inoltre, L’Anpil (area protetta) attualmente solo per la fascia a mare (in realtà questa è una pietosa bugia - vedi qui (2)), sarà estesa a tutta la tenuta di Rimigliano».
Insomma, allora, un piano positivo?
«Sicuramente – afferma Giommoni — un piano migliorativo rispetto al piano Parmalat. Dovranno comunque essere messi in atto progetti di mobilità interna alternativa (sottopasso?) per garantire la sostenibilità ambientale








Pare quindi (sentendo anche le dichiarazioni di Giommoni) che nel Regolamento si sia tenuto fede, alle lodevoli enunciazioni contenute nella Relazione della Variante al Piano Strutturale approvate dal progettista, dalla Giunta e dal Consiglio Comunale il 26/9/2008 
ed alle dichiarazioni e promesse fatte del sindaco Biagi in sede di campagna elettorale il 21/4/2009 nell'incontro pubblico presso il bar "La fontana"

Addirittura qualcuno ha  lasciato trapelare che, per evitare successive interpretazioni errate (errare humanum est) da parte dell'Ufficio, nelle NTA siano state inserite queste due norme generali chiarificatrici riguardanti Rimigliano a mare:

VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO DEL COMUNE DI SAN VINCENZO PER I SOTTOSISTEMI AMBIENTALI A1 E A2.
NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE
Norme Preliminari Generali

1) FASCIA A MARE di RIMIGLIANO (fra la strada della Principessa ed il mare)
Nella fascia a mare di Rimigliano è vietato ogni e qualsiasi intervento che modifichi anche minimamente o temporaneamente, l'aspetto esteriore del luogo. Sono escluse da questo divieto:
a) le delimitazioni, a minimo impatto ambientale, poste in opera per indirizzare il passaggio verso il mare lungo sentieri predisposti e per delimitare le zone dunali più delicate nelle quali vietare l’accesso ed il calpestio;
b) la posa temporanea e non organizzata da parte dei singoli utenti della spiaggia, di proprie sedie e ombrelloni nelle sole ore diurne e sul solo arenile.


2) SPIAGGIA di RIMIGLIANO
NON è ammessa alcuna struttura od organizzazione limitativa dell’uso pubblico e indifferenziato della spiaggia di Rimigliano.
In particolare non è ammesso alcun fattore di limitazione e di selezione dell’uso della spiaggia attraverso i meccanismi del mercato balneare, quali le concessioni, gli affitti, le organizzazioni di spiaggia.
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Certo sarebbe un bellissimo segno di onestà intellettuale. Sarà vero?
Noi crediamo di si.
Le promesse e la parola data, come sappiamo, sono sacre.

ULTIMISSIMA ORA----------
10/9/2010  -  Purtroppo non è vero. Le norme riguardanti il sottosistema ambientale A1 (Rimigliano a mare) sono state a sorpresa escluse dalla variante al Regolamento Urnbanistico.
Come mai?
L'unica spiegazione razionale è che il Comune avrebbe dovuto scoprire definitivamente le carte su Rimigliano a mare e quindi, caduti gli ultimi paraventi, srarebbe sorto sicuramente un vespaio di polemiche che avrebbe potuto intralciare la parte più corposa per la proprietà e cioè la ristrutturazione-costruzione dei 200 alloggi e la realizzazione dell'albergo.
Quando questa parte del piano sarà in marcia e gli interventi edilizi saranno irreversibilmente partiti, solo allora, saranno adottate le norme di attuazione variate per Rimigliano a mare. Norme che, visto l'attuale sospettissimo pudore a svelarle in anticipo, si preannunziano verosimilmente come coerenti con le risposte che il Comune ha fornito alle Osservazioni presentate da Albatros e Berrighi al Piano Strutturale del 2008.
Risposte che, per i distratti, qui si riassumono:
Osservazione n. 3, protocollo 9844 presentata dalla Park Albatros s.a.s.: .........Risposta del Comune:
Alla richiesta del privato di realizzare nel parco a mare, infrastrutture viarie, si risponde che ciò sarà senz'altro possibile in quanto nello Statuto del Territorio e delle Invarianti Strutturali, non esiste "alcun divieto di realizzazione di infrastrutture nelle aree individuate come invarianti”.
Alla richiesta del privato di “prevedere un punto di ristoro e servizi pubblici nel parco a mare vicino alla spiaggia”. si risponde che la richiesta (di edificabilità) è accoglibile "in quanto già prevista in generale per il parco di Rimigliano a mare".
In altre parole: anche Rimigliano a mare è ormai edificabile.

(2) In Toscana ci sono ben 58 ANPIL delle quali 12 in provincia di Livorno (vedi elenco aggiornato). Fra queste c'è di tutto e di più, ma Rimigliano a mare  non c'é.
Perché, forse non rientra fra i 58 siti naturalisticamente più meritevoli?
NO, semplicemente perché il Comune di San Vincenzo non ha mai voluto dare il suo assenso (indispensabile per legge). Come mai?
Perché la classificazione ufficiale come area ANPIL gli legherebbe le mani e gli impedirebbe di fare le porcherie che, (grazie alla scandalosa latitanza di Soprintendenza e Corpo Forestale dello Stato) sono state già fatte nella porzione nord del parco (ora clandestinamente deretinata) e che qualcuno ha evidentemente intenzione o desiderio di fare anche nella rimanente porzione del parco.
Il colmo è che persone adulte e vaccinate continuino, senza pudore, a dire le bugie pur di negare questa realtà, per loro, effettivamente piuttosto vergognosa. Mi sa che hanno imparato da Silvio.