venerdì 28 dicembre 2007

Rimigliano - Variante al piano Strutturale

--------------------------------------------------
Regolamento Urbanistico Vigente


Comparto di Rimigliano


Variante al Piano Strutturale - Presentazione al Popolo

COMUNE DI SAN VINCENZO
Provincia di Livorno
Comunicato stampa del 30 gennaio 2007

Lunedì 4 febbraio alla Torre assemblea pubblica per la presentazione della variante al Piano strutturale per la Tenuta di Rimigliano.
Sarà presente l’assessore regionale all’urbanistica Riccardo Conti.

Stretta finale per le nuove previsioni urbanistiche che riguardano la Tenuta di Rimigliano. Lunedì 4 febbraio alle 16, infatti, alla Torre di San Vincenzo si terrà l’assemblea pubblica per la presentazione della Variante al piano strutturale che l’Amministrazione ha intenzione di portare al voto del Consiglio comunale fissato per giovedì 7 febbraio alle 17. All’assemblea parteciperà anche l’Assessore regionale all’urbanistica Riccardo Conti. Un incontro pubblico, aperto a tutta la cittadinanza, che arriva al termine di due mesi di incontri con le forze economiche, sociali, politiche, le associazioni ambientaliste, oltre che di lavoro interno all’amministrazione, necessario per predisporre gli atti. Ieri sera (lunedì 28 gennaio) alle 18 si è svolta la seconda commissione consiliare, dopo una prima che si era tenuta a dicembre, per esaminare gli atti.

Nel suo complesso, la Variante si caratterizza come una importante operazione di recupero ambientale, agricolo ed edilizio con l’obiettivo di rispondere a una domanda: come la funzione agricola storica di quella parte di territorio può tornare a produrre reddito per il Comune di San Vincenzo e la Val di Cornia? “Rilanciando, innovandola, la produzione dell’azienda agricola esistente, concependo le funzioni residenziali e turistico-ricettive come integrative e di supporto al sistema economico così creato all’interno della Tenuta: è questa la risposta che la Variante tenta di costruire” sottolineano il sindaco Biagi e l’assessore all’urbanistica Giannellini. “Perché questo avvenga è necessario preservare le caratteristiche paesaggistiche e naturali dell’area, costruendo un ’integrazione più forte con il parco a mare di Rimigliano
1.” Una rivisitazione, dunque, piuttosto radicale della vecchia previsione maturata ai tempi della proprietà Parmalat e caratterizzata dal maxialbergo di 15000 mq e 600 posti letto.

In dettaglio, la nuova previsione consente il recupero
2 del patrimonio edilizio già esistente all’interno dei 540 ettari della Tenuta e oggi in totale stato di abbandono, stimato in circa 17.000 mq 2. A questo si aggiunge la realizzazione di un albergo per un massimo di 150 posti letto 3 - contro i 600 posti letto (e 15.000 mq) del maxialbergo Parmalat contenuto nella vecchia previsione – che la variante impone di collocare vicino alla viabilità esistente, dal momento che sarà vietato crearne di nuova per raggiungerlo, senza occupare terreno utilizzato per l’agricoltura. Sparisce anche il centro congressi di 3.000 mq, che si sommavano nel vecchio piano ai 15000 mq del maxi-albergo e ai 12.500 di residenziale e turistico ricettivo. Piuttosto corposo l’elenco dei paletti ambientali e architettonici, tecnicamente “invarianti strutturali” 4, condizioni cioè che non si possono modificare nell’intervento della Tenuta, vale a dire: le aree boscate di ogni genere e tipo; i viali alberati; l’organizzazione territoriale e la maglia insediativa; l’unitarietà fondiaria dei suoli agricoli della tenuta di Rimigliano; le torri costiere; gli altri edifici e i manufatti di interesse, storico, formale e architettonico. Viene inoltre estesa anche alla Tenuta l’area ANPIL (Area Naturale Protetta di Interesse Locale) che oggi è presente solo nella fascia a mare di Rimigliano. Tramonta, infine, definitivamente l’idea di ricostituire il vecchio lago di Rimigliano, giudicata dagli approfondimenti emersi dal quadro conoscitivo di difficile attuazione, mentre saranno tutelate e salvaguardate le aree umide residue del vecchio padule.
Martina Pietrelli
Resp. Ufficio Supporto Organi Politici
Comune di San Vincenzo - 0565 707201

1 E' proprio questa "integrazione più forte con il parco a mare" che ci atterrisce. Sarà infatti il grimaldello normativo che permetterà lo snaturamento del parco. Al contrario deve essere evitata come la peste qualsiasi integrazione, a partire dai luridi sottopassi che concentrando gli afflussi creano automaticamente vere e proprie autostrade nel bosco. Esiste un solo modo per evitare futuri abusi, fraintendimenti o interpretazioni arbitrarie delle norme che possano snaturare quel patrimonio unico che è la fascia a mare di Rimigliano: Inserire una sola unica norma: "Nella fascia a mare di Rimigliano (fra la strada della Principessa ed il mare) è vietato ogni e qualsiasi intervento che modifichi anche minimamente o temporaneamente, l'aspetto esteriore del luogo".

"Preservare le caratteristiche paesaggistiche e naturali dell’area", come si dice nella relazione, vuol dire esattamente questo. Siate coerenti e inserite una norma che sia conseguente a quello che viene detto a parole.

2 17.000 mq di edifici preesistenti non ci sono o sono nascosti davvero bene. In ogni caso per evitare abusi e invenzioni di volumetrie basterebbe una norma: "E' ammessa la ristrutturazione degli edifici esistenti, con sostanziale conservazione dell'aspetto architettonico preesistente e senza modifiche o scambi di volumetrie"

"Non si possono modificare ...le torri costiere; gli altri edifici e i manufatti di interesse, storico, formale e architettonico". Vuol dire proprio questo. Abbiate il coraggio di inserite una norma che sia coerente con questo concetto.

3 Nessuno ha decentemente motivato la necessità di un nuovo albergo in una realtà sovraffollata e satura come quella di san Vincenzo. Per giustificarne poi la positiva e necesaria presenza nel mezzo di un parco naturale non urbanizzato, ci vogliono davvero urbanisti con un'immaginazione di bronzo. In ogni caso deve essere chiarito fin da ora che il nuovo albergo non potrà disporre di una spiaggia riservata e che i suoi ospiti potranno usufruire della fascia a mare di Rimigliano nello stesso identico modo di tutti gli altri cittadini. Infatti una nuova spiaggia in concessione nel mezzo del parco significherebbe semplicemente la fine dell'area naturale. Pensate solamente se una cosa simile fosse proposta per qualche spiaggia del parco dell'Uccellina. Sarebbe uno scandalo monumentale. Bene, la fascia a mare di Rimigliano non è sicuramente da meno. Anzi il suo arenile ed il bosco intatto che lo contorna e si protende sulla sabbia, presentano un pregio paesaggistico e naturalistico addirittura maggiore.

I progettisti del Piano, se hanno un minimo rispetto per il loro mestiere ed il loro ruolo, dovranno inserire norme che escludano in modo assoluto anche nel futuro tale sciagurata evenienza.

Questa volta non passerà tutto liscio come per il Garden. Se dovesse arrivare uno stabilimento balneare o una qualche forma di suo surrogato, nel punto più bello e incontaminato del Parco Naturale Costiero Protetto Anpil Certificato Emas Inps Enpals, lo scandalo ci sarà. Eccome se ci sarà.

4 Fra i paletti manca il più importante, che, si ripete, dovrà essere invece in ogni modo inserito: "Nella fascia a mare di Rimigliano (fra la strada della Principessa ed il mare) è vietato ogni e qualsiasi intervento che modifichi anche minimamente o temporaneamente, l'aspetto esteriore del luogo". Magari aggiungendo anche per scrupolo di chiarezza "E' esclusa da questo divieto la posa temporanea non organizzata di sedie e ombrelloni nelle sole ore diurne sul solo arenile."

http://rimigliano.blogspot.com/

Nessun commento: