lunedì 4 maggio 2009

mag 09 -per Michele Biagi, Sindaco di San Vincenzo

Caro Michele Biagi, sindaco di San Vincenzo.
Davvero sei convinto che questi luoghi non siano perfetti così come sono, ma che invece debbano essere attrezzati con bagni, ristori, cabine, gabinetti, docce?
Davvero sei convinto che i residui naturali depositati dal mare sulla spiaggia siano incompatibili con i desideri dei frequentatori del parco e che sia necessario rastrellarli continuamente con grandi spiegamenti di trattori?
Davvero sei convinto che la spiaggia debba essere confinata da un'alta palizzata artificiale dietro alla quale poter comodamente gettare tutti i materiali rastrellati dai trattori?
Davvero sei convinto che tutte queste opere non snaturino in modo irreversibile un luogo magico e raro?


Quando, fra qualche anno, anche questi luoghi, finora inviolati, saranno stati ridotti come quelli che hai già fatto attrezzare (come qui sotto illustrato), Caro sindaco di San Vincenzo, sei sicuro che non avrai rimorsi?
Credo proprio di si. Ma sarà troppo tardi, sopratutto per i cittadini di San Vincenzo, che avranno perduto la loro ricchezza più grande che una straordinaria fortuna aveva loro immeritatamente donato.


Caro architetto Stefano Giommoni, progettista della “Variante al P.R.G. per Rimigliano.
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Va bene che i concetti urbanistici possono essere talvolta complessi e articolati, ma, per quanto riguarda San Vincenzo sono ormai palesemente diventati solo un modo di mascherare con frasi e termini astrusi e fumosi, quello che alla fine è l'unico vero scopo, e cioè: giustificare ulteriori previsioni edificatorie o comunque di consumo o di manomissione del territorio, anche in luoghi ormai ipercostruiti e iperaffollati (come San Vincenzo) o in luoghi che qualsiasi cittadino buon padre di famiglia, se solo avesse voce in capitolo, vorrebbe lasciare assolutamente intatti per i propri figli e per le future generazioni (come Rimigliano a mare).
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Per quanto riguarda le mitiche e tanto vantate INVARIANTI STRUTTURALI e in particolare quella che (anche secondo lei) dovrebbe essere la più invariante di tutte e cioè la FASCIA A MARE di RIMIGLIANO, mi sento di fare una scommessa (molto malinconica) con lei.
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Vuole scommettere che fra pochi anni, la intoccabile e invariante "fascia a mare di Rimigliano", sarà stata profondamente toccata e variata?
*Che il Park Albatros vi avrà costruito bar, ristorante, attrezzature varie e magari un parcheggio?
*Che il grande prato intorno al ristorante del podere Tuscania sarà stato ridotto a parcheggio?
*Che molti tratti di spiaggia saranno stati attrezzati, modificati, palificati, marciapiedati, e che non saranno più liberi?
*Che nel bosco saranno stati attrezzati sentieri, realizzate docce, rimesse di ombrelloni, chioschi, ristori e quant'altro serve a trasformare un parco naturale rarissimo in un comune e volgare giardinetto pubblico?
*Che tutto quanto sopra verrà giustificato con le sacrosante esigenze (con tutto quello che avranno pagato!) dei nuovi proprietari delle case coloniche e delle tettoie ristrutturate e dei clienti dell'albergo?
* Che tutte queste schifezze avverranno sulla base di sofisticate interpretazioni delle norme della variante da lei progettata che consentiranno (contro le sue stesse intenzioni ?) di variare ogni tipo di invariante?
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Questa scommessa spero con tutto il cuore di perderla, nell'interesse mio, ma sopratutto della comunità e delle future generazioni di San Vincenzo.
E lo spero anche nel suo interesse, perchè non posso credere che lei voglia che il suo nome passi alla Storia fra coloro che hanno contribuito (involontariamente o meno) alla snaturalizzazione ed al degrado irreversibile di uno degli ultimi patrimoni naturali dell'Italia.
Uno dei rarissimi luoghi al mondo facilmente accessibili a tutti, ma ancora (quantomeno nei primi cento metri dalla riva del mare) pressoché intatto ed inviolato, giunto a noi con lo stesso aspetto di migliaia di anni fa.
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Per quanto la riguarda, caro architetto, la invito cordialmente a fare ogni sforzo, se le è possibile, per non vincerla, questa scommessa, anche per non dover passare alla storia come l'architetto Giommoni: colui che, dopo duemila anni, distrusse Rimigliano a mare.
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Mi permetto infine di rammentare quanto da lei scritto nella relazione illustrativa della Variante di Rimigliano, affinché, se ne avrà la possibilità, traduca in NORME cogenti, queste bellissime parole ed intenzioni, da lei enunciate.
Relazione generale di accompagnamento della Variante, firmata dai progettisti, dal sindaco, dall'assessore all'urbanistica e dai dirigenti del Comune ed approvata dal Consiglio Comunale di san Vincenzo.
(Fascia Costiera di Rimigliano)
pag. 122 - "Unità ambientali costiere di preminente pregio naturalistico e paesaggistico"
pag. 123 - "ambienti ed ecosistemi costieri di assoluta rilevanza strategica. ... oggetto di tutela integrale"
pag. 152 - "La spiaggia ... è rimasta, grazie alle politiche di tutela avviate negli anni ’70, pressoché allo stato naturale e costituisce una risorsa pregiata per la comunità locale"
Pag. 153-154 - "La spiaggia di Rimigliano, ... è da sempre considerata “libera”, e cioè soggetta all’uso pubblico ed indifferenziato. ... e tale deve rimanere ... Un uso diverso, ... costituirebbe un motivo di grande impoverimento sociale per la comunità sanvincenzina, e per ciò episodio di assoluta incoerenza con i fondamenti che hanno portato alla definizione della Variante al Piano Strutturale comunale"
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Sottolineo solo due concetti della Relazione approvata:
*** per la Fascia Costiera: "TUTELA INTEGRALE" (cioè deve essere mantenuta INTEGRALMENTE al 100% intatta, quindi nessuna costruzione o attrezzatura)
*** per la Spiaggia: "USO PUBBLICO INDIFFERENZIATO" (cioè nessun servizio differenziato, a pagamento o no, quindi nessun affitto o similia, ma solo spiaggia libera al 100% come da sempre).
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2 commenti:

Anonimo ha detto...

Le promesse saranno certamente mantenute.
Siamo tutti persone d'onore.

Anonimo ha detto...

Biagi è quello che si definisce un piacione.
Vorrebbe piacere a tutti, non scontentare nessuno.
Quindi non dice mai NO a qualcuno. Non dice mai: farò così e basta, anche se voi non siete d'accordo.
Da sempre un po' regione a tutti, anche se poi fa come gli pare.
In altre parole con il suo atteggiamento finisce per prendere in giro chi lo critica.
Così ha fatto scrivere quelle cose nella relazione, salvo poi dire ad Albatros e Berrighi: vi farò fare quello che vi serve.
Ha detto quelle cose in campagna elettorale perché sa bene come la gente la pensi su Rimigliano, ma sono quasi sicuro che al dunque permetterà di attrezzare e quindi di rovinare Rimigliano a mare, con le solite scuse fritte e rifritte (parole d'ordine)del progresso, dei posti di lavoro, del reddito e non rendita e così via, fidando che il tempo trascorso abbia annebbiato la memoria dei cittadini.
Oppure alla peggio dirà (avendo imparato dal nostro premier) che era stato frainteso.
Scommettiamo?