domenica 21 dicembre 2008

Trattoropoli

Dicembre 2008 - Dopo una breve interruzione, nonostante la temperatura prossima allo zero ed i cinque mesi che mancano alla riapertura della stagione balneare, è nuovamente ripreso imperterrito lo sperpero di pubbliche risorse mediante l'inutile e costosa violenza commessa a i danni dell'arenile demaniale di San Vincenzo.
Con grande spiegamento di uomini e mezzi si provvede coscienziosamente a rastrellare, pulire, arare, coltrare, fresare e infine spianare la spiaggia, colpevole di aver permesso alle mareggiate di deporre sulla sua superficie un po' di palline e qualche legnottolo.
Nonostante che i numerosissimi cartelli affissi dal Comune in ogni dove, ci spieghino con grande dovizia di parole, che la posidiona spiaggiata protegge le coste dall'erosione, le poche alghe e palline portate dalle mareggiate, vengono invece radunate e impalate dalle ruspe e trasportate via dalla spiaggia che dovrebbero proteggere.
Tutto il contrario di quanto stabilito dalle Linee Guida della Provincia di Livorno, che per la posidonia prescrivono di lasciarla in spiaggia naturalmente e, solo se disturba la balneazione o la posa degli ombrelloni nelle spiagge in concessione, di raccoglierla e spargerla all'estremità della spiaggia, alla base della duna in modo da proteggere la stessa con mezzi naturali.
Naturalmente, in questo periodo dell'anno, sostenere che la balneazione sia disturbata da qualche pallina è impresa assai ardua.
Ma questa difficoltà non spaventa i fautori della pulizia invernale ad ogni costo. Vuoi mettere l'effetto che fa una bella spiaggia spazzata e livellata e piena di rotate, per le migliaia di turisti che ogni giorno la invadono.
le foto dimostrano inequivocabilmente la piena soddisfazione degli utenti.
Come direbbe il nostro amato premier, l'importante è spendere e spandere, per far girare l'economia. E se il lavoro non c'è ? Che diamine si inventa. Facite ammuina!
Certo bisogna ricordarsi di far presto a pulire e livellare la spiaggia. Infatti può capitare che un po' di improvviso mare grosso di scirocco provveda a riprendersi tutte le palline e i legnottoli e se li porti chissà dove, lasciando la spiaggia pulita come un biliardo.
Quando succede è davvero una bella fregatura.
Se poi viene un mese di bonaccia finisce che bisognerà spargere un po' di alghe di notte coi camion.
Naturalmente le palline e i legnottoli vanno buttati da qualche parte. E allora che si fa?
Una bella enorme buca, sbancando la prima duna costiera (fra Garden Club e Botro ai Marmi) e la soprastante vegetazione spontanea con un taglio di oltre tre metri (ingrandire la foto qui sopra).
Opera ovviamente enormemente e clamorosamente contraria a tutte le norme di questo mondo, e quindi non autorizzabile da nessun ente preposto (Comune, Provincia, Forestale, Soprintendenza).
Spero che chiunque veda queste foto, possa andare fiero di come la natura viene preservata e di come vengono spesi i suoi soldi.




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