domenica 13 gennaio 2008

SAN VINCENZO è ESAURITO (sono finiti anche i posti in piedi) Sia i residenti che gli ospiti se ne sono già accorti. I nostri amministratori, no.

Rimigliano - Attuale Regolamento Urbanistico: L'area destinata alla nuova edificazione dal vecchio Piano Strutturale, ora variato
Il viale dei Cavalleggeri, che attraversa gran parte della tenuta di Rimigliano

La intensa urbanizzazione di questo ambiente naturalistico, la conseguente e inevitabile (al di là di qualsiasi possibile buona intenzione) deturpazione del parco costiero e della spiaggia (VEDI esempio), sarà però compensata dall'indotto economico del comparto edilizio, dai nuovi posti di lavoro in albergo, dal salto di qualità dell'immagine turistica di San Vincenzo. In altre parole dai tanti soldi che cominceranno a turbinare come una tromba d'aria, depositandosi quà e là.
Le ditte sanvincenzine potranno raccattare qualche subappalto di fame.
Qualche giovane del paese potrà, se di poche pretese, vincere la concorrenza delle centinaia di altri ragazzi provenienti da tutta Italia e lavorare come cameriere per tre mesi. Almeno lui la notte potrà dormire a casa e non ammassato nei garage e nelle cantine come gli altri.
Anche i commercianti sanvincenzini potrebbero vendere qualche giornale in più, qualche gelato, qualche superenalotto, a condizione che i nuovi audaci ospiti riescano ancora a raggiungere il centro cittadino.
La Coop potrebbe incrementare la vendita di derrate alimentari ai nuovi proprietari dei minialloggi sparsi per le campagne del Parco, se solo qualcuno di essi riuscisse prima a trovare un parcheggio in terza fila, e poi a penetrare la massa compatta dei vacanzieri affamati incastrati nelle corsie e ammassati alle casse.
Perché, non dimentichiamolo, anche se non sembra popolare dirlo, San Vincenzo è ESAURITO. Tutti i posti sono già stati venduti, anche quelli in piedi. Già con i nuovi insediamenti di fronte al Mercato e con il completamento degli enormi palazzi di via Biserno, e degli altri insediamenti minori, si è raggiunto e passato il punto di non ritorno.
Con il mega insediamento (fra ristrutturazioni e nuova edificazione) di Rimigliano, l'albergo sul porto e le altre bazzecole in programma, San Vincenzo esploderà definitivamente e la gente comincierà ad andarsene. Inevitabilmente.
Già ora le persone in estate (i turisti, ma anche i residenti)
1) Per andare in spiaggia (che è lo scopo principale per cui vengono a San Vincenzo), devono prendere la macchina prima delle 9 e precipitarsi per trovare gli ultimi parcheggi disponibili lungo la Principessa, non possono tornare a casa a pranzo per non perdere il posto faticosamente conquistato, e la sera al rientro debbono sobbarcarsi mezz'ora di fila, che comincia all'altezza del Garden Club.2) Per fare la spesa nell'unico Supermercato esistente, o ci vanno alle 8 o alle 13 oppure devono sostenere una improba battaglia con centinaia di altre persone per strapparsi un parcheggio, un carrello, l'ultimo tozzo di pane o l'ultima bottiglia d'acqua, in un magazzino semi saccheggiato e perennemente affollato almeno dal doppio di persone che potrebbe contenere. Basterebbe un sondaggio fra i residenti per sapere quanto apprezzino il fatto di avere un unico supermercato in città.3) Per andare in centro la sera, anche escludendo i pazzi furiosi che si ostinano masochisticamente ad andarci in macchina, le persone semi-normali che ci vanno a piedi o in bicicletta (quelle normali non ci vanno proprio) si ritrovano a pestarsi i piedi con migliaia di altri sciagurati nei 316 metri lineari di zona pedonale di via Vittorio Emanuele, in una bolgia rimbombante e maleodorante che non ha nulla di umano. L'unica persona che ha davvero capito tutto è quel giovane che percorre il Centro a passo di carica con in mano un mega stereo smarmittato.
Quando fin da quest'anno, gli orfani della spiaggia defunta di via Marconi, e poi nei prossimi anni gli acquirenti dei nuovi alloggi in costruzione in paese, gli acquirenti dei 250 alloggi di Rimigliano, gli ospiti del nuovo grande Hotel di Rimigliano, gli ospiti del nuovo Grand'Hotel del Porto, gli skipper e gli Yachtmen alla fonda del nuovo porto, gli ospiti giornalieri attratti dalla nuova sempre più prestigiosa immagine turistica di San Vincenzo e i telespettatori ammaliati dalla beatifica visione dell'arrivo al San Luigi del Giro d'Italia, si riverseranno in massa sulle spiaggie di Rimigliano, parcheggiando in mezzo alla strada, assaliranno imbufaliti la COOP, si schiaccieranno dentro la zona pedonale e riduranno strade e parcheggi ad un unico immenso, puzzolente ingorgo; allora finalmente la gente deciderà che non ne vale più la pena e leverà le tende da San Vincenzo e dalla sua troppo prestigiosa e troppo affollata immagine.
Per finire un'ultima considerazione:
Per generare posti di lavoro e incrementare le attività economiche di una località turistica matura e ormai satura, ci sono due modi:
1) Continuare imperterriti a costruire nuove case e alberghi nei luoghi più belli, richiamando sempre nuovi ospiti, con inesorabile scadimento della qualità della vita di tutti (nuovi ospiti, vecchi ospiti e residenti).
2) Rinunziare a nuove costruzioni residenziali, specie nei luoghi naturalisticamente pregiati, incrementando invece al massimo i servizi richiesti dai residentii e dagli ospiti (realizzazione di un secondo supermercato, autobus navetta numerosi e capillari per le spiaggie e per il centro, percorso pedonale lungomare, uso di biciclette comunali con almeno tre depositi intercambiabili per il prelievo e la restituzione, altri servizi ai cittadini).
Con la seconda opzione si potrebbe realizzare un numero di posti di lavoro sicuramente non inferiore alla prima, con una piccola e trascurabile differenza: che tutti starebbero meglio e non peggio.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Le cose che scrive sono interessanti e utili.
Credo che dovremmo parlarci. Sarebbe opportuno che lei mi contattasse, scelga lei come, visto che io non so chi lei sia.

Nicola Bertini

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good

Anonimo ha detto...

good start

Anonimo ha detto...

Perche non:)

Anonimo ha detto...

queste cose le sanno tutti i san vincenzini....eppure...come una mandria di bufali impazziti....corrono tutti verso il precipizio...

Anonimo ha detto...

tutto vero, tutto sperimentato, gli esauriti di testa siamo noi che ci ostiniamo a voler bene a questa località che ci conquistò 36 anni fa per la semplicità e la autenticità........ perchè dobbiamo sempre rovinare tutto?
Antonietta Filardi